Newsletter Novembre 2023

TEMA FISICO DEL MESE: LE TORSIONI
“Ogni cosa è fatta di tre punti di vista: Il mio, il suo, e la verità”.
Oriana Fallaci
Le torsioni, nello yoga, sono una famiglia di posizioni associata alla figura di personaggi ritenuti particolarmente saggi (Rishi) dai quali alcuni asana prendono il proprio nome.
Il saggio, infatti, è colui che è capace di cambiare opportunamente il proprio punto di vista per esaminare le questioni da angolazioni diverse e, al contempo, di elevare la propria condizione sopra quella comune, aspirando a valori più alti e universali.
Allo stesso modo, nell’eseguire delle torsioni, abbiamo la possibilità di aprire lo sguardo in orizzontale verso nuove direzioni mentre l’asse verticale, la nostra colonna, si allunga portandoci verso la trascendenza ed elevando la nostra visuale al disopra del senso comune.
Dal punto di vista fisico, le torsioni richiedono capacità di entrare in posizione con delicatezza, consapevolezza della posizione dell’asse centrale, capacità di muoversi attorno a questo asse, possibilità di aprirsi, attenzione al respiro, flessibilità (quanto basta), pazienza e tanta forza nella zona lombare, nelle braccia e nelle gambe. Sono tutti elementi sui cui abbiamo lavorato negli scorsi mesi e che ora possono essere messi a frutto nella pratica per regalarci delle posizioni di torsione che siano, al contempo, stimolanti per il corpo e comode per il respiro.
TEMA MENTALE DEL MESE: IL CAMBIAMENTO
“La continuità ci dà le radici; il cambiamento ci regala i rami, lasciando a noi la volontà di estenderli e di farli crescere fino a raggiungere nuove altezze”.
Pauline R. Kezer
Secondo la saggezza degli Yoga Sutra (II,15,) la sofferenza che spesso attanaglia le nostre vite è generata dal cambiamento (parinama) e, soprattutto, dall’incapacità di accettarlo. Quando la nostra esistenza viene modificata da circostanze esterne sulle quali abbiamo scarso controllo, il senso di perdita e inadeguatezza che ne deriva causa il nostro malessere. Purtroppo Parinama è insito nella natura delle cose e crea sofferenza anche per il semplice fatto che le cose non sempre vanno come noi desideriamo.
L’unico cambiamento che non genera sofferenza è quello legato alla crescita interiore e tale crescita è a sua volta legata (come per un paraddoso), proprio al cambiamento. Per conquistare una migliore qualità di vita è necessario imparare a non veicolare le nostre energie nel tentativo di modificare ciò che accade esternamente a noi, ma a mutare la maniera con cui reagiamo di fronte a ciò che la vita ci propone. Lo scopo di questa diversa attitudine nel nostro modo di accogliere ciò che arriva è quello di ottenere una maggiore calma della mente e un migliore equilibrio nel nostro modo di guardare alla vita.
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